
Il marchio: Sarsì, fatto con le mani
Sarsì è una parola del dialetto genovese e signica “rammendare”.
Si usa anche per le reti da pesca: sarsî e ræ, rammendare le reti.
Sarsì è una parola che evoca la Liguria e il suo mare, è una parola breve che si scioglie e scivola come un’acciuga.
Forse è anche una parola faticosa che “sale” e si arrampica sui monti.
Ricorda anche terre lontane, il mondo arabo, il mediterraneo. Vuole essere un ponte, tessere reti, maglie, legami, incontri, pezzi che messi insieme danno un quadro di colori sgargianti.
È una parola delicata, ma anche concreta e ottimista: rammendare e ricucire per aggiustare e dare nuova vita a ciò che si è rotto o ha perso valore. Il marchio Sarsì vorremmo portasse con sé queste evocazioni e suggestioni.

il contesto territoriale
Il progetto laboratorio di sartoria si inserisce e si sviluppa nel territorio di Mignanego, piccolo Comune dell’entroterra Ligure in Valpolcevera.
Mignanego è vicino al Centro cittadino, (si può raggiungere la città in mezz’ora circa di treno), ma si trova in aperta campagna, con tante piccole frazioni e paesi, tanti luoghi nascosti e per nulla valorizzati, lungo la Strada Provinciale, che collega la città di Genova con la Vallescrivia e il Basso Piemonte.
Sarsì è valorizzazione del saper fare
Il laboratorio Sarsì dà valore a ciò che viene fatto con le mani.
Il saper fare e il saper creare sono punti cardine del progetto e fattori decisivi per uno sviluppo economico sostenibile e duraturo del nostro Paese.
Il laboratorio Sarsì promuove la cultura del far bene le cose “a prescindere”, qualunque esse siano. Un impegno professionale ed etico dal forte impatto sociale. Tutti i lavori acquistano valore e prestigio quando sono svolti con impegno, passione e rispetto.
Sarsì è occupazione sostenibile
Il progetto Sarsì, ideato dalla Cooperativa Futuro Anteriore che si occupa di inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, nasce con l’obiettivo di creare occupazione sostenibile attraverso le competenze manuali, professionali e creative di donne italiane e migranti.
Il progetto Sarsì si inserisce in una più ampia prospettiva di recupero e valorizzazione del territorio, dal punto di vista sociale, economico e artistico.
Uno dei motivi che ci ha spinto a pensare alla sartoria è stato quello di cercare tra le tante strade, di dare una risposta ai tanti problemi occupazionali delle donne socialmente svantaggiate, ma non solo.
Il progetto si prefigge di gettare le fondamenta per una creazione di occupazione sostenibile, al fine di favorire l’accesso delle donne al mondo del lavoro, attraverso le competenze manuali e creative. Molte donne straniere vivono a Mignanego e hanno capacità e competenze sartoriali acquisite e magari apprese da bambine nei loro paesi d’origine e ci sono altresì delle giovani donne, che non hanno un’occupazione, ma hanno svolto corsi e sono professionalmente formate.

Sarsì è ecologia e riuso
Il laboratorio sartoriale Sarsì seleziona e utilizza materiali tessili ecologici di recupero donando loro nuova vita e trasformandoli in “cose pulite”, cioè non “macchiate” da sfruttamento del lavoro e da materie prime inquinanti.
Nel laboratorio si realizzano capi di abbigliamento su misura ed è possibile portare i propri abiti per riadattarli e trasformarli, si creano accessori moda e per la casa, giochi per bambini e altro ancora.